L’eredità di Galliani e Berlusconi a metà tra fortuna e progetto
Gli ultimi quattro – cinque anni rossoneri sono stati caratterizzati dalle feroci critiche alla dirigenza milanista, tutte giustificatissime, che ha portato il Milan a diventare un’anonima squadra da centro classifica dopo aver vissuto anni di vittorie e soddisfazioni. Ancora dovranno spiegarci l’insensato allontanamento di Braida, uno dei migliori dirigenti al mondo, come insensata si è rivelata ad esempio la creazione della diarchia Barbara – Adriano. Ad ogni modo, e per fortuna, tutto ciò sta per divenire solo un ricordo.
Fortuna e progetto – A dispetto della montagna di errori che si possono imputare ai sig. Galliani e Berlusconi, ciò che stanno per lasciarci (e ciò che stanno per lasciare ai cinesi) è un Milan forte, organizzato e soprattutto giovane. Un allenatore umile e preparato ha iniziato il campionato oltre le più rosee aspettative, ottenendo il massimo da un gruppo non eccelso dal punto di vista qualitativo ma con tanta fame e tanto entusiasmo, quell’entusiasmo tipico dei ragazzi giovani e intraprendenti. Ciò che Berlusconi e Galliani ci lasciano è un progetto giovani nato a cavallo tra pianificazione e coincidenze fortunate. È vero, il patron di Arcore già ne parlava nel 2012, ma se le casse del club non fossero state vuote, se il mercato estivo non fosse stato così avaro di sorprese, davvero Locatelli sarebbe esploso in questo modo?
Ringraziamenti – Il mese che va da metà ottobre a metà novembre per tutti noi tifosi, per addetti ai lavori e per tutto il club sarà un mese di attesa del Milan che verrà e di cui si parla già ormai da tempo. Questo mese sarà quello in cui sogneremo tutte le notti le montagne di denaro dei cinesi e le mirabolanti avventure di Fassone e Mirabelli. Ma sarà anche il mese dei saluti e dei ringraziamenti a chi ci ha condotto in cima al mondo per poi farci ridiscendere velocemente, e infine a chi ha fatto in modo di farci conoscere i vari Donnarumma, Locatelli, Calabria. Godiamoci il secondo posto, grazie di tutto, e a mai più rivederci.