Liverpool-Milan, le pagelle di Maignan e compagni
Maignan 6,5: Altro figurone del nostro Big Mike che, con una doppia parata, annulla un rigore e un tiro sulla respinta. Sempre sicuro sulle folate offensive inglesi, a parte un’indecisione sul secondo gol. Ma mentre lui gioca ad Anfield, altri “campioni” si godono la panchina in altri club…
Calabria 6: All’esordio in Champions con il Milan, e con la fascia di capitano al braccio, sente la tensione, e Robertson & co. gli fanno girare la testa sin dalle prime battute. Con il passare dei minuti riesce ad acquisire più sicurezza. Gare come queste, faranno crescere anche il nostro Davide.
Kjaer 8: Che si giochi all’Anfield o al campetto sotto casa, per lui è la stessa cosa. Freddezza glaciale nell’annullare qualsiasi cosa passi dalle sue parti. Gli attacchi inglesi sono continui e asfissianti, ma lui è sempre pronto in ogni occasione. Peccato per il quasi gol del 3 a 1 ad inizio ripresa.
Tomori 8: Stessa cosa del compagno di reparto. Sfortunato ad inizio match con la deviazione decisiva che incanala la gara verso determinati ritmi, dopodiché è praticamente perfetto in ogni occasione. L’acquisto più azzeccato della gestione Maldini.
Hernandez 6: Davanti ha Alexander-Arnold e Salah che non gli rendono certamente la vita facile, ma quando comincia ad acquisire sicurezza ed entusiasmo si proietta in avanti dando fastidio alle linee arretrate del Liverpool. Non a caso è parte attiva nel secondo gol rossonero.
Bennacer 5: Il Liverpool ha vita facile in mezzo al campo. Non dà mai sicurezza, completamente in balia del ritmo forsennato avversario, forse ha pagato più di tutti l’esordio infuocato in Champions. Ingenuo sul rigore che poteva già chiudere il match dopo un quarto d’ora (dal 71’ Tonali 6: Senza dubbio meglio del compagno di reparto, può però far poco per cambiare le sorti del match).
Kessie 5: Anche per lui serata no, travolto dalla marea rossa che avanza a tambur battente. Cerca di fare quel che può ma si vede sin dalle prime battute che non è serata. Probabilmente risulta determinante una condizione fisica ancora precaria.
Saelemaekers 6: Come al solito corre tanto, ma quasi sempre a vuoto, lasciando Calabria in balia degli avversari. Anche lui, come tanti, col passare dei minuti cresce, e ha il merito di partecipare all’azione del pareggio (dal 61’ Florenzi 5: Si mette in mostra, in negativo, nel colpo del definitivo vantaggio inglese, quando non oscura il raggio d’azione di Henderson, autore del gol della domenica).
Diaz 6,5: Serata durissima per il folletto spagnolo, ma lui con estro e volontà cerca di farsi trovare pronto nelle poche azioni rossonere. Ha il merito, e la forza, di mettere in rete il gol del vantaggio, che regala ai tifosi rossoneri emozioni che non si provavano da troppi anni ormai.
Leao 4,5: Completamente spaesato, palcoscenici del genere non sembrano adatti a lui. Molle e svogliato sul primo gol inglese, ha solo il merito dell’assist a Rebic per il gol del pareggio. Servirebbe altra classe e altra personalità (Dal 62’ Giroud 5,5: Non era facile farsi trovare pronto dopo una settimana senza allenamenti. Per di più i palloni giocabili sono pochi e lui non ha le armi per cambiare le sorti del match).
Rebic 6,5: Una gara senza dubbio positiva per il croato che, anche stasera, si trova in una posizione a lui non congeniale. Per di più deve confrontarsi con Matip e Gomez che sono clienti per nulla comodi, senza uscirne però sconfitto. Autore del pareggio e coinvolto anche nel secondo gol (dall’83’ Maldini s.v.: esordio assoluto in Champions per il ragazzotto).
Pioli 7: Troppa la differenza qualitativa tra le due squadre, ma il Milan è sempre sul pezzo e chiude il primo tempo addirittura in vantaggio. Solo un episodio ha condannato i rossoneri che, comunque, escono da Anfield a testa alta. Continua il processo di crescita della squadra, anche grazie al lavoro del nostro mister che ha reso una banda di giovanotti, una squadra vera e di personalità.