Luglio col miele che ti voglio vedrai ci sfinirà

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apealveare

Torno a scrivere solo perchè dentro casa mia siamo scesi sotto i 27 gradi e finalmente farlo non mi dà troppa pena. Comincio dalla vittoria azzurra agli Europei 2020, che stranamente si sono disputati nel 2021 senza che nessuno sentisse l’esigenza di aggiornare l’anno. Cerchiamo di essere sinceri, tutto è stato tranne che un’impresa. Battute Spagna e Inghilterra solo grazie ai calci di rigore, stiamo parlando di questo non di una galloppata irresistibile e travolgente.

Anche ai Mondiali di Usa ’94 la nazionale di Arrigo Sacchi segnò 6 gol nella fase finale ad eliminazione (cioè dagli ottavi di finale in poi), cioè esattamente gli stessi gol segnati dai “fenomeni” di Roberto Mancini… con l’importante differenza che quella squadra non vinse due partite ai rigori ma ne perse una (la finale col Brasile).

Di certo questi Europei sono stati abbastanza sorprendenti, perchè mai e poi mai avremmo potuto immaginare che l’Italia avrebbe vinto un trofeo con la coppia di centrali Bonucci – Chiellini, la stessa della non qualificazione ai Mondiali di Russia: la vita riesce ad essere davvero sorprendente a volte. E lo sanno bene i tifosi dell’Inter. Ma ne parleremo più ampiamente nei mesi che verranno.

Per quanto riguarda noi milanisti, tutto rose e fiori, si direbbe. Persi Donnarumma e Calhanoglu, che nessuno rimpiangerà dal punto di vista umano (e tecnico, per quanto riguarda il turco), siamo bene indirizzati verso una stagione che ci vedrà finalmente tornare nell’Europa che conta e ciò non ci sembra poco.

Siamo giustamente contenti dell’arrivo di Giroud, della conferma di Brahim Diaz e Tonali, dell’acqusito di Tomori e potremmo anche fermarci qui. Ma il bello è che forse il bello deve ancora arrivare. Il Milan è con tutta evidenza l’unico club italiano in grado di spendere soldi, spiaze per gli altri che stanno a guardare e, quindi, a desiderare, come diceva Hannibal Lecter.

In generale, mi pare che abbiamo avuto – stiamo avendo – un luglio che sembra più sereno di quello che effettivamente è. Forse un pò appiccicoso, un pò troppo mieloso, forse un pò noioso. Fra un allarme e l’altro, fra una variante e l’altra, fra un abbonamento e l’altro. A proposito, mi sa che è la volta buona che rinuncerò a buona parte delle partite del campionato. Ma tanto a voi che vi frega?

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