Maldini: “Non tornerò al Milan, la decisione è presa. Le bandiere sono ingombranti in società”
L’ex capitano rossonero Paolo Maldini è tornato a parlare ai microfoni di Sky Sport a margine di un evento Nike. “Sto bene dai, non sono in grado di fare neanche una parte della maratona ma sto bene. Sinceramente le corse lunghe non mi sono mai piaciute, per le mie caratteristiche sono più vicino ai velocisti, diciamo che per chi ha problemi alle cartilagini le corse lunghe non sono il massimo”. Sulla possibilità di tornare al Milan: “Assolutamente no, ho preso la decisone tempo fa e sincerante credo sia stata giusta e ponderata. Io ho parlato ad ottobre, il closing si è fatto un mese fa, i miei dubbi sono rimasti. Resta sempre l’amore per questa squadra, anche la tristezza della fine dell’era di Berlusconi che ha portato a tifosi e giocatori esperienze incredibili. C’è la speranza che il Milan possa tornare a quei livelli, o almeno a standard accettabili. C’è stato un incontro e non è andato a buon fine, ho sempre avuto la fortuna di poter esprimere ciò che penso senza essere legato a niente che mi facesse cambiare idea. Posso aver torto o ragione ma l’indipendenza di pensiero è la cosa più soddisfacente della mia carriera e non la voglio cambiare”. Sull’ingombranza delle bandiere in società: “E’ vero, siamo ingombranti. A fine carriera i progetti della società devono coincidere con quelli del giocatore. Io son rimasto titolare fino alla fine, è ciò che volevo, smettere da protagonista. Non avrei mai accettato di fare panchina, è successo una volta nel derby con Ancelotti, sono entrato nel secondo tempo e ho capito che non avrei accettato un impiego part time nella mia carriera anche per rispetto a quanto ho fatto nel Milan”.
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