Meteore rossonere: Yoann Gourcuff

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Forse un pò ce lo ricordiamo ancora, il ragazzo che sbarcato a Milano nel 2006 fu presentato come l’erede di Zidane. Sembrava un vero affare: un talento cristallino, dal sicuro avvenire, acquistato dal Rennes per soli 3 milioni di euro. In effetti disputa una buona stagione, quella 2006/07, rimasta negli annali per la vittoria in Champions League. Non gli bastano però sette presenze e un gol in Europa per guadagnarsi la convocazione alla magica finale-rivincita contro il Liverpool. La sua seconda stagione però trascorre nell’anonimato. In totale con la maglia rossonera disputa 52 gare segnando tre gol (uno in Champions, due in serie A). La sua carriera proseguirà poi al Bordeaux, che dopo averlo preso in prestito lo riscatta per 15 milioni.

Tante polemiche hanno circondato il ragazzo, soprattutto dopo l’addio al Milan. In una intervista Gattuso lo definisce come “un talento che usciva troppo e arrivava in ritardo agli allenamenti”. Ma è soprattutto Maldini ad accusarlo: “Non discutiamo il talento, il suo problema era però il comportamento. Non aveva voglia di mettersi a disposizione, non si è messo a studiare l’italiano, non voleva lavorare sulla tattica, e in più sono successe cose che non è possibile raccontare. Inoltre quando entrava in campo non dava tutto e se veniva dettata una regola, lui la infrangeva”.

Non si è fatta attendere la replica di Gourcuff padre, secondo cui lo spogliatoio del Milan era tutto mafia e politica, anche Ancelotti non era altro che un allenatore politico. Peccato che dopo le buone stagioni al Bordeaux, del ragazzo si sono completamente perse le tracce. Forse chissà, lo sfortunato ragazzo non ha fatto altro che incontrare spogliatoi mafiosi nella sua carriera…

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