Non so perchè, lo giuro, non so proprio perchè, la stracittadina di stasera mi fa pensare a quel vecchio film d’azione intitolato “Cassandra Crossing”. Forse perchè ho qualche problema mentale e non controllo bene le associazioni o forse perchè ci si attende che questa partita possa essere un thriller, un’ora e mezza di tensione. Forse per quel disperato bisogno che abbiamo tutti, di un pò di imprevedibilità, di gustarci uno spettacolo avvincente, salvo poi a volte restare delusi. Comunque sia, il derby è quasi sempre un treno su cui vale la pena salire, a maggior ragione stavolta che si gioca sul vagone di prima classe, fra la capolista rossonera e i campioni in carica nerazzurri.
Sette le lunghezze di differenza in classifica, motivo per cui la pressione è tutta sui giocatori di Simone Inzaghi, che proprio non possono permettersi passi falsi se, come dicono alcuni, ambiscono anche quest’anno allo scudetto, fra uno sponsor perso e l’altro.
174 i precedenti a girone unico in Serie A fra le due squadre, il bilancio complessivo è di 67 vittorie dell’Inter, 55 pareggi e 52 sono invece i successi dei rossoneri.
Pioli presenterà una formazione priva di Theo Hernandez e Rebic, ma con sia Ibrahimovic che Giroud a disposizione, probabile una staffetta fra i due, ma sarebbe bello sorprendersi se così non fosse. Inter al gran completo, con più opzioni nei cambi rispetto ai rossoneri. Questi i probabili 22 in campo:
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Tomori, Kjaer, Ballo-Touré; Tonali, Kessie; Saelemaekers, Diaz, Leao; Ibrahimovic. Allenatore: Pioli.
Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Brozovic, Barella, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro. Allenatore: Inzaghi.
Dirige: Doveri di Roma
Lo stadio farà registrare il sold out, relativamente al 75% della capienza consentita causa periodo pandemico, saranno dunque 57 mila i tifosi. 150 i paesi collegati televisivamente. In Italia l’evento sarà trasmesso in tv alle ore 20.45 su Dazn.
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Cipiglioso, tendenzioso, capzioso. Seguo spesso l’istinto. Ai tempi delle scuole elementari, credo fosse in primavera, decisi di tifare Milan. Considero normale, anzi indispensabile, un certo livello di faziosità, specialmente quando si parla di calcio.
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