Milan-Lazio 4-0, le pagelle militari rossonere

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giroud

Le pagelle della squadra rossonera:

MAIGNAN Voto 6,5: dirige mirabilmente il Comando alla Sede redarguendo, se serve, le rare violazioni dei limiti di velocità delle autovetture biancocelesti. Gelido ed efficace con i piedi, autoritario con le mani. La cosa più difficile la presa a terra sulla mozzarella che gli tira Pedro al minuto 57. Nella doppia veste di libero e portiere permette alla squadra di giocare in 12.

CALABRIA Voto 6,5: il brutto cliente Zaccagni prova a metterlo a disagio con la sua insistenza. Ma lui, che pattuglia la fascia ed ha visto cose che voi umani nemmeno sognate, alla distanza gli prende le misure portando a termine il servizio. Il Generale Comandante, che ha pur sempre un cuore, gli concede il permessino facendolo uscire in anticipo sulla libera uscita, come si fa con chi ha la mamma venuta da lontano fuori ad attenderlo.

KALULU Voto 6,5: si conferma affidabile quanto un titolare, sia da centrale che da laterale di difesa. Gestisce bene i palloni che gli passano tra i piedi con la cura e la precisione di un esperto Consegnatario dei Materiali. Se sbaglia come al minuto 72, subito rimedia, senza ricorrere ad alcun artifizio contabile, non sia mai viene l’ispezione. Bene anche nell’1 vs 1. Sicuri che tutti i nomi esotici circolati in questi giorni sulla stampa siano meglio di lui?

ROMAGNOLI Voto 7,0: brandeggia il sinistro quasi fosse una mitragliatrice MG 42/59, fornendo fuoco di copertura. La raffica precisa e letale del minuto 23 apre la strada alla Compagnia Assaltatori per il vantaggio di Leao. Ottimo ed abbondante, come il famoso rancio.

HERNANDEZ Voto 7,0: insieme a Leao costituisce il Reparto Assaltatori ed investe a più riprese le trincee nemiche con cariche furiose di energia. Incurante delle perdite (i falli subiti) travolge la resistenza biancoceleste servendo per la terza segnatura. Nemmeno a risultato acquisito si placa imbastendo nel finale una polemica a sfondo religioso sul contenuto dei Vangeli (“Lazzari, alzati e cammina”).

TONALI Voto 7,0: insieme a Kessie costituisce il Reparto Genio. Ponti, ferrovie, sbancamenti, campi minati, tutto quello che serve per far muovere le truppe. Razionale come solo un ingegnere può essere, si infila lui stesso al minuto 30 su quello che ha costruito in guisa di collaudatore unico. Il giallo del minuto 22 fa sì che posi anzitempo elmetto (la sicurezza sul lavoro, prima di tutto), carta topografica, matita, righello, goniometro e teodolite, per tornare negli spogliatoi.

KESSIE Voto 7,0: sale sulla ruspa per rimuovere ogni ostacolo gli si pari davanti. A volte si è messo la squadra sulle spalle, stavolta il migliore in campo non è lui, perciò vuol dire che va tutto bene. A forza di spalare qui ed anche là, si ricava lo spazio per battere a rete al minuto 79.

MESSIAS Voto 6,5: il Reparto Incursori agisce sulla destra per scompaginare i piani difensivi del nemico. Vi riesce benissimo grazie alla fantasia ed all’estro del brasiliano, che folleggia palla al piede alternando finte e controfinte che al buon Marusic costano molto in termini di pasticche per il mal di testa. Partecipa con successo anche alla fase difensiva per uscire dopo un’ora anche lui premiato come Calabria col permessino per visita parenti.

DIAZ Voto 7,0: incarna alla perfezione lo spirito della Brigata di Cavalleria leggera nella carica di Beersheba (1917). Non lo fermano manco le cannonate. Ritrovato pienamente dopo il COVID è stato un pericolo costante in ogni zona dell’attacco.

LEAO Voto 7,0: con il biondissimo compagno di fascia stravolge e devasta le trincee nemiche. Apre le marcature, mette lo zampino nel raddoppio, e, dulcis in fundo, rincorre l’avversario, se serve, sino al limite dell’area di rigore. Al minuto 58 esegue la specialità della casa, lo slalom tra avversari venendo inevitabilmente abbattuto. Esce anche lui col permessino.

GIROUD Voto 7,5: di lui si diceva che era un bell’uomo e che veniva dalla Francia, ma che fosse troppo vecchio per il nostro campionato e, soprattutto, che non fosse un cannoniere. Alla guida del Reparto truppe corazzate, sferraglia i cingoli nel fango del duello individuale. Ma, come ben sappiamo, la pazienza è la virtù dei forti e lui è forte e saggio come tutti i vecchi e nel finale di tempo si fa trovare nei posti giusti ai momenti giusti. Esce anche lui col permessino, sebbene fuori adattenderlo non abbia la mamma, ma i figli. Si sa, è troppo vecchio.

PIOLI Voto 7,0: il Generale Stefano, armato di binocolo, osserva tranquillo dal suo Posto Comando le manovre dei Reparti ai suoi ordini, impartendo, qua e là, soltanto qualche ulteriore disposizione. Lasciata non senza rimpianti la Champions League, la squadra sembra rinata sotto il profilo fisico-atletico, ha ritrovato la fame della vittoria, gioca divertendosi e si diverte giocando. Tutti si aiutano, nessuno si tira indietro. La squadra appare pronta per il rush finale e se la giocherà con tutti.

BENNACER Voto 6,5: da buon Sergente di Giornata arriva a richiamare la truppa nell’attesa della libera uscita. Torna ed è subito al centro del gioco nella gestione oculata del secondo tempo.

REBIC S.V.: ultimamente assente in Servizio Permanente Effettivo, al rientro dalla ennesima licenza perinfortunio viene messo a guida dello Scaglione Ricerca e Presa Contatto come Esploratore di primalinea. Commette qualche errore che il Generale Stefano gli perdonerà certamente.

TOMORI S.V.: con l’aplomb di chi si è appena alzato dal letto entra quando il Circolo Ufficiali sta chiudendo, giusto il tempo di un caffè e di uno sguardo ai quotidiani.

SAELEMAEKERS Voto 6,0: come un Bersagliere getta il cuore oltre l’ostacolo e si cala nella realtà di una partita che si stava avviando ai titoli di coda. Danza e piroetta facendo ondeggiare il berretto piumato.

MALDINI S.V.: da brava e disciplinata recluta entra per dare respiro agli anziani. Va al tiro al minuto 81.

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