Olanda-Italia, le pagelle di Romagnoli e compagni
Donnarumma: voto 8 se l’Italia vince lo deve a lui, prodigioso sul tiro di Snejder, sicurissimo nelle altre circostanze. Si conferma un progetto di fenomeno.
Rugani: voto 5,5 poco sicuro nelle chiusure, quasi assente nell’iniziare l’azione.
Bonucci: voto 6 è la media fra il 7 del primo tempo (il migliore) e il 5 del secondo tempo dove lancia un avversario a rete e si fa saltare in due occasioni.
Romagnoli: voto 6,5 il migliore dei tre difensori, l’autorete del tutto fortuita non lo destabilizza minimamente. Un futuro titolare.
Zappacosta: voto 5,5 ha gamba e volontà, idee e lucidità ancora da dimostrare.
Darmian: voto 5,5 non incide mai in avanti sbagliando un paio di cross facili, in fase difensiva si arrangia. Sembra in calo evolutivo.
De Rossi: voto 6,5 fino all’infortunio una prestazione di sostanza. Giocatore ancora insostituibile in questa nazionale.
Parolo: voto 6 è molto presente in tutto il campo, sembra saper fare tutto ma alla fine non rimane molto se non qualche tentativo di inserimento.
Verratti: voto 5 il progetto di campione veleggia verso i 25 anni e ancora non fa vedere di essere un campione. Gli auguriamo e ci auguriamo di non rimanere in eterno un semplice progetto.
Immobile: voto 6 generoso, come suole dirsi di un attaccante che non convince. L’impressione è che per i livelli internazionali abbia limiti precisi.
Eder: voto 6,5 bellissimo gol che ha nelle sue corde. Reattivo e combattente. L’impressione è che anche alzando il livello delle competizioni lui possa dare sempre un buon contributo.
Belotti: voto 6,5 di stima. Praticamente non combina niente, ma si vede lontano un miglio che ha potenzialità tali da spostare gli equilibri di una partita in ogni momento.
Gagliardini: voto 6 ha giocato la partita dell’esordio facendo cose semplici senza sbagliarle, segno di intelligenza e lucidità.
Spinazzola: voto 6,5 brillante fisicamente e dotato di buona tecnica, ha sfiorato il gol all’85’. Lo rivedremo su quella fascia dove la concorrenza per altro non è esagerata.
Petagna: s.v.
Verdi: s.v.
D’ambrosio s.v.
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