Adil Rami, il destino è compiuto
Adil Rami, ovvero: i progetti del destino non potranno mai essere cambiati. Nato in Corsica nel 1985, a nove anni si iscrive all’Etoile de Fréjus, ma nulla, proprio nulla fa pensare che questo ragazzone possa sfondare nel mondo del calcio. Infatti nella sua prima squadra già i primi problemi: ad una finale di un torneo dopo essere entrato a partita in corso si segnala per un’entrata folle nei confronti di un avversario e scatena una rissa gigantesca. Contemporaneamente la madre riesce a farlo assumere al comune con il compito di ripulire i muri dalle scritte, riparare i tosaerba e raccogliere l’immondizia. Tutto cambia nel 2006, quando il suo compagno di squadra nonché migliore amico Coulon si infortuna: Rami prende il suo posto come difensore centrale, ruolo mai ricoperto prima. Basta solo un anno per riuscire ad entrare nella prima squadra del Lille, dove diventa il colosso che è oggi, grazie anche al preparatore atletico Dupont. Nel 2008 viene convocato per la prima volta in nazionale, anche se esordisce con i Bleus solo nel 2010 con Blanc, e nel 2011 approda al Valencia per 6 milioni di euro. Qui si distingue soprattutto per il suo carattere un po’ sopra le righe, già dimostrato negli anni passati quando accusò Rudi Garcia e tutto il Lille di non avergli permesso di approdare al Marsiglia. Ed eccolo successivamente nella squadra del suo idolo Nesta, dove ritrova gli amici di sempre Mexes e Constant. Dai tosaerba al Milan, per volere del destino.
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