Questo Milan è da retrocessione
Tre punti in 4 partite, senza segnare neppure una volta nella porta avversaria. Numeri sconvolgenti, se si pensa che stiamo parlando di una squadra che sino a due giornate fa sostava solitaria in quarta posizione, principalmente per demerito degli avversari. La prestazione molle ed evanescente disputata contro il Frosinone ha messo in ulteriore evidenza tutta la mediocrità della rosa ma non solo: la demotivazione del solo fuoriclasse in campo, Gonzalo Higuain, appare conclamata e dopo ben 8 partite senza andare in gol, il suo riscatto al termine della stagione si può considerare poco probabile.
Le responsabilità sono anche stavolta da suddividersi in maniera non equa tra le 3 parti in gioco: società (mercato fallimentare), allenatore (poche idee) e giocatori (mediocrità assoluta). Ma se a giocatori mediocri non si può chiedere molto altro se non il massimo impegno (che apparentemente non è mai mancato) da società e allenatore si può e si deve pretendere ben altro: in primis una rosa all’altezza di un club come il Diavolo e come naturale conseguenza un gioco in grado di valorizzare la suddetta rosa.
La classifica a pochi giorni dall’ultimo match dell’anno (in casa contro la Spal) appare preoccupante: non tanto per essere stati sorpassati dalla Sampdoria (29 punti contro i 28 dei rossoneri) in quinta posizione quanto per il fatto di avere alle calcagna un manipolo di ben 6 squadre racchiuse in soli 3 punti di distacco. Se fino a qualche giorno fa l’obiettivo Champions appariva più che concreto, nonostante l’inferiorità dei valori rispetto ad avversari come Lazio, Roma e Torino, adesso persino l’obiettivo Europa League appare a repentaglio.
Inevitabile quindi che mister Gattuso, giunto abbastanza agevolmente al Panettone di Natale, corra il serio rischio di non arrivare altrettanto facilmente allo Spumante di Capodanno.
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