Roma battuta 1-2, le pagelle dei rossoneri

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milangrey

DONNARUMMA Voto 7,0: al minuto 22 para su Veretout, al minuto 64 para su Pellegrini e nella ripresa al minuto 79 e al minuto 93 nega a Mikhitaryan la gioia della rete. Fa apparire facile ciò che è difficile. Sicuro in presa alta e con i piedi.

CALABRIA Voto 7,0: ingaggia duelli in velocità con l’arrembante Spinazzola sino al limite del fallo, sempre con attenzione. Per questo non spinge molto, ma ha il merito di intercettare in alto la palla che porta al vantaggio. Su di lui anche il fallo che porta al rigore. Grande chiusura difensiva la minuto 81. Stasera di nuovo molto bene, dopo un paio di partite anonime.

TOMORI Voto 8,0: che il ragazzo avesse dei numeri di eccellenza ce n’eravamo accorti e stasera ne abbiamo avuto la conferma. Oltre la personalità nell’atteggiamento in campo e nella gestione della palla, mette la museruola a Mayoral (che va al tiro una volta sola ma quando è marcato da Kessie), colleziona interventi di testa e di piede in chiusura perchè è sempre al posto giusto al momento giusto (minuti 21, 27, 37, 54). Al minuto 30 recupera su Veretout lanciato a rete che sembra Mennea in finale a Mosca 1980. Sfiora anche il gol al minuto 77. È il difensore veloce che ti permette di tenere alta la linea. Da non togliere e soprattutto da riscattare.

KJAER Voto 6,5: la traversa di testa su angolo del minuto 26 grida ancora vendetta. Col compagno Tomori al fianco appare rinfrancato sebbene soffra i tagli in verticale di Mikhitaryan.

THEO HERNANDEZ Voto 7,0: parte come spesso gli accade piuttosto lentamente, accelerando a ragion veduta per poidilagare inesorabilmente nella ripresa, rappresentando su quella fascia un problema irrisolto per ladifesa giallorossa. Sciupa il raddoppio al minuto 48, poi al minuto 70 è assolutamente travolgente. Anche per lui un agognato ritorno ai livelli che apprezziamo.

TONALI Voto 6,0: si mette a specchio su Veretout. Corre molto, magari con qualche errore iniziale ditroppo. Migliora con il passare dei minuti prendendo fiducia. Nel primo tempo mura Pellegrini nell’area piccola. Meglio di altre occasioni.

KESSIE Voto 7,0: trasforma alla Kessie il rigore del vantaggio al minuto 42. Parte un po’ in sordina, lasciando più spazio al giovane compagno di reparto e si fa vedere più che altro per un pallone perso al minuto 37. Ma lentamente ed inesorabilmente cresce ed incide nell’azione chiamando la squadra al recupero del pallone in alto sulla trequarti riommanista. Al minuto 81 protagonista di una prolungata azione di gestione della palla con conseguente fallo a favore. Ennesima partita da trascinatore.

SAELEMAEKERS Voto 7,0: abbiamo rivisto il giocatore che conoscevamo. Raddoppio continuo dal suo lato a sostegno di Calabria, corsa propositiva in avanti ad allungare la squadra, pressing alto per la conquista della palla, buonissima gestione della stessa. Sfiora il gol al minuto 32, serve lucidamente per il raddoppio al minuto 58, va al tiro al minuto 78. Molto bene.

CALHANOGLU Voto 6,0: è ancora convalescente ma in progresso. Nei primi 25 minuti asseconda l’azione martellante della squadra. Al minuto 5 impreca lungamente nella lingua madre perché Ibrahimovic non lo serve a porta vuota. Esce all’intervallo.

REBIC Voto 6,5: il voto sarebbe stato più alto senza tutto quel ben di Dio gettato alle ortiche nel primo tempo. Una furia che la difesa della Roma non riesce ad arginare soprattutto nei primi 25 minuti. Deve avere problemi al neurone specchio quando invece di tirare serve Ibrahimovic in fuorigioco. Al minuto 16 e al minuto 32 è pericoloso ed impegna Pau Lopez. Al minuto 58 però, sfrutta un assist di Saelemaekers al limite dell’area e con una piroetta su sé stesso si presenta al tiro per la rete del vantaggio. Al minuto 62 è incontenibile in azione personale. Esce per un problema all’anca. A vederlo stasera gridano vendetta le volte che ciondola per il campo con le mani sui fianchi.

IBRAHIMOVIC Voto 6,5: anche stasera gli è mancato il gol, che avrebbe meritato. Appare subito in serata positiva, si muove con scioltezza ed efficacia. È pericoloso al minuto 2, poi al minuto 5 sta per beffare Pau Lopez che si impiccia conducendo palla, nella mischia che ne consegue tenta un colpo di tacco attorcigliandosi su sé stesso e non vede l’accorrere da dietro di Calhanoglu che gli lancia la Sharia. Al minuto 17 colpisce di testa su azione d’angolo. Esce dopo quasi un’ora di bel calcio.

PIOLI Voto 7,0: ritrova come per incanto la squadra veloce, coraggiosa, essenziale che conosce. Prestazione di assoluta qualità contro un avversario di alta classifica. Si sono rivisti la corsa (ma non eravamo stanchi?), la ricerca della palla in alto, l’attacco alla porta. Peccato per le troppe occasioni banalmente sciupate. Il circoletto con abbraccio al centro del campo (che altre volte non abbiamo visto…) è apparso subito foriero di una bella serata e di soddisfazioni. Resto dell’opinione che i problemi (se ce n’erano) fossero di altra natura piuttosto che atletici e qua e là nei commenti della stampa, quella brava, un qualche accenno all’argomento, andando a scavare, si trova. Si apre una settimana decisiva con due squadre tossiche da affrontare sebbene tranquille in classifica. Da monitorare gli acciaccati.

BRAHIM DIAZ Voto 6,0: rimpiazza Calhanoglu all’intervallo e pur senza lesinare impegno, soffre la partita fisica della Roma che lo legna per bene. Però mostra i consueti bei numeri palla al piede.

LEAO Voto 6,0: si piazza sull’out sinistro dove si trova meglio e va al tiro al minuto 68 dopo un bello slalom stilisticamente eccellente. Evidenzia anche grinta e determinazione nel contrasto all’avversario cosa che a volte gli fa difetto.

KRUNIC Voto 6,0: al minuto 80 sfiora il gol con un tiro da trequarti di campo che per poco non sorprendePau Lopez. Non commette errori e contribuisce anche lui a portare a casa la vittoria.

MEITE’ Voto 6,0: rimpiazza Tonali e lo fa con l’attenzione e la concentrazione che merita l’occasione. Respinge e recupera piazzandosi sulla trequarti difensiva dando il proprio contributo senza combinare guai.

CASTILLEJO Voto 6,0: spende bene nel finale una ammonizione spezzando il ritmo alla Roma che stava attaccando. Partecipa soprattutto alla fase difensiva. Sull’unica palla che poteva giocare rischia la caviglia.

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