Roma – Milan: una sfida sin troppo scontata
La cosa più triste è che quasi nessuno si aspettava che il Milan riuscisse a strappare punti alla Roma, per di più all’Olimpico. Da tifosi ci abbiamo tutti sperato, abbiamo tifato, sofferto, spinto i nostri giocatori, finquando i nostri sogni non si sono infranti sul muro della realtà. Il gol di Pjanic ci ha fatto semplicemente capire di essere inferiori, a livello di singoli, ma anche a livello di collettivo, ai giallorossi. Non ci serviva certo lo scontro diretto per capirlo, o forse sì, dopo sei illusori risultati positivi (cinque vittorie e un pareggio).
Il problema è che non va nulla bene in questo momento: una dirigenza spaccata in due, in mezzo a cui regna il silenzio di Silvio Berlusconi, un allenatore per nulla tranquillo del posto e per nulla protetto dalla dirigenza stessa, e che di conseguenza non riesce a lavorare in modo sereno. Tante voci di lamentele stanno uscendo fuori dalle mura di Milanello e la stampa ogni giorno ha sempre qualcosa da dire a proposito dei rossoneri, insomma…nulla sembra andare per il verso giusto.
E la sconfitta di ieri ci ha messo nuovamente di fronte la paura di un futuro oscuro, in cui ci attende un mercato che non ci regalerà nessuna gradita sorpresa e un bilancio perennemente da sanare. Roma – Milan ci ha fatto capire che in questo momento non c’è alcun avversario abbordabile per il Milan, né dentro né fuori dal campo.
La differenza tra questo e il grande milan di qualche anno fa è proprio la forza societaria… certo non dico che questa rosa sia all’altezza di quella del grande milan, manco lontanamente il 90% della rosa come il 90% delle rose di questa A, dieci anni fa al più faceva la differenza in B. il discorso però è un altro 10 anni fa i problemi e le lamenente del turbolento spogliatoio del milan con tanti artisti con teste simpaticamente pazze non uscivano da milanello, le follie dei vari Gullit, Lentini sono uscite decenni dopo … in quegli anni lo spogliatoio era sacro e gestito alla perfezione anche questo è un problema da non sottovalutare
Verissimo, e non è un caso che la crisi del Milan coincide con il momento di totale incertezza societaria!