Sogni, bisogni e bisnonni
Prosegue incessante, regolare e tambureggiante, il calciomercato del Milan. Un mix di questioni ancora delicate e irrisolte (De Sciglio, Donnarumma, Bacca) ed altre che sembrano più chiare, apparentemente già delineate, ma non ancora chiuse. L’affare più probabilmente vicino alla chiusura resta quello del terzino Conti, mentre si sono complicate le operazioni riguardanti Biglia e Kalinic, con quest’ultimo che nelle ultime ore è divenuto oggetto dei desideri dell’Inter, almeno così si vocifera.
Intanto altri giocatori si apprestano a fare le valigie: Kucka, Paletta, Bertolacci, Lapadula, Zapata. E siccome il sole picchia forte, non mancano gli effetti dannosi dello stesso: Berlusconi ed altri ̶a̶t̶t̶e̶m̶p̶ avventati parlano di Ibrahimovic, qualcuno spera ancora in Belotti e sono stati segnalati anche dei casi di persone che in fondo al proprio cuore si augurano che riesca a tornare in campo Marco Van Basten, con la maglia rossonera addosso, a dispensare gocce di eleganza, come fanno i preti con l’incenso.
Una volta, Zhuang Zhou sognò di essere una farfalla. Era una farfalla che volteggiava liberamente, appagata della propria condizione. Non sapeva di essere Zhou. All’improvviso si svegliò e si accorse di essere Zhou, con la sua forma. Non poteva dire se Zhou avesse sognato di essere una farfalla, o se una farfalla stesse sognando di essere Zhou (Chuang-tzu, IV sec. a.C).
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