Super Abbiati e terza vittoria di fila: Marassi espugnato fra mille difficoltà
Che sofferenza e che fatica! La terza vittoria consecutiva in campionato (mai accaduto in questa stagione) costa energie e tante difficoltà, al cospetto dei padroni di casa rossoblu, quantomai volenterosi, determinati e sfortunati. Non può rimproverarsi quasi niente la formazione di Gasperini, per lunghi tratti messa meglio in campo e più bella da vedere rispetto ai rossoneri. Il Milan deve ringraziare il suo tanto criticato portiere, le cui parate risultano, alla fine dei conti, veramente decisive per la vittoria.
Seedorf comincia l’incontro con una difesa composta da Bonera, Mexes, Rami e Constant. Davanti a loro Montolivo ad affiancare De Jong, e qui saranno sofferenze, per via di un centrocampo rossoblu più giovane e dinamico, con elementi davvero interessanti, vedi Sturaro e lo scioglilingua Fetfatzidis. Pazzini in avanti al posto dell’influenzato Balotelli, ma l’ex viola si vedrà ben poco in questa partita, che procede noiosa fino al 20′, quando un lampo di Taarabt regala al Milan il vantaggio. Azione personale del marocchino che parte dalla trequarti e si libera al tiro trafiggendo il giovanissimo Perin. Terzo gol in rossonero per Taarabt. A questo punto il Genoa comincia inesorabilmente a crescere e i problemi della squadra di Seedorf tornano a galla puntuali più che mai.
Non basta l’intervallo per ritrovare un equilibrio: nella ripresa il copione ricomincia esattamente da dove si era interrotto e se al 56′ non avessimo assistito a un evento di rarità pari alla visione della Madonna, non staremmo certo a parlare di una vittoria. Il riferimento è al gol di Keisuke Honda: il giapponese, lanciato da Taarabt, riesce con uno scatto (altro evento ancora inedito in Italia) ad anticipare il portiere in uscita e a realizzare un bel gol. Il doppio vantaggio non inganni nessuno, la partita è ancora aperta e ce ne accorgiamo presto, perchè il forcing avversario diventa rabbioso e, col tempo, anche concreto. Al 73′, infatti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Motta trova il sette con una bellissima quanto difficile conclusione. La trama del match vede dunque salire in cattedra Abbiati: il portierone si esalta sventando i molteplici pericoli prodotti dai padroni di casa, in maniera persino spettacolare su un tiro di Sturaro. Il fischio finale arriva ovviamente come una manna dal cielo.
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