Tottenham – Milan 0-0: le pagelle dei rossoneri
Il Milan fa 0-0 a Londra e torna, dopo molti anni, fra le migliori otto squadre d’Europa. Analisi delle prestazioni individuali dei giocatori rossoneri:
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Maignan 7: E’ tornato l’uomo della Provvidenza tra i pali: di istinto respinge un tiro deviato di Kane e poi nella ripresa bella parata sul colpo di testa dell’attaccante inglese. Dirige i compagni di reparto da autentico leader.
Kalulu 6,5: Gestisce bene Perisic quando l’ex interista transita dalle sue parti, e allo stesso modo se la cava egregiamente con Son. Qualche indecisione non impedisce di portare a casa un’ottima prestazione.
Thiaw 7: Il vero grande acquisto della sessione invernale. Ha pochi problemi a tenere sotto controllo un top player come Kane con una sicurezza e una personalità da veterano. A volte si prende anche il lusso di impostare l’azione e anche in questo caso pare cavarsela più che bene.
Tomori 7,5: Si vede già dai primi minuti che l’inglese è carico e in partita. La prestazione sciagurata di Firenze è abbondantemente alle spalle, e qui a Londra Fik è praticamente perfetto: si mangia Kulusevski e tutti quelli che passano dalle sue parti senza alcuna sbavatura. Senza dubbio il migliore in campo.
Hernandez 7: E’ in una di quelle serate giuste, in cui serve solo un bulldozer per buttarlo giù. Vince sistematicamente tutti i duelli con Kulusevski, Emerson e il subentrante Pedro Porro e causa l’espulsione di Romero. Bene sia in fase difensiva, quando dà una valida mano al terzetto, sia in fase offensiva con le sue solite sgaloppate.
Krunic 6: Prestazione non eccelsa per il bosniaco, che rimane comunque uno degli elementi più preziosi della rosa. Nel primo tempo sembra impacciato e porta a casa diversi errori che, per fortuna, non costano nulla alla squadra. Meglio nella ripresa quando con Tonali prende in mano le redini del centrocampo.
Tonali 6,5: Solita prova di carattere per Sandro che governa con tranquillità e autorità il centrocampo, anche perché i dirimpettai inglesi non sono per nulla in serata. Peccato solo per l’occasione mangiata a cinque minuti dalla fine.
Messias 5,5: Nessuno mette in discussione il grande impegno che il brasiliano mette in ogni gara, in cui cerca di essere presente in fase difensiva pur rimanendo lucido in fase offensiva, ma la qualità rimane comunque pochissima. Occasione clamorosa quando si trova a tu per tu con Forster ma il tiro è sbilenco. Esce per noie muscolari (Dal 55’ Saelemaekers 6: Entra quando c’è da condurre una gara con il coltello tra i denti, senza troppi fronzoli, e lui fa il suo).
Diaz 6,5: Come al solito rimane l’uomo più imprevedibile della squadra ed infatti si illumina, anche se a sprazzi, con alcune delle sue giocate. La partita per lui non è delle più facili, ma riesce a cavarsela più che bene. Peccato per l’occasione a tu per tu con il portiere, il quale si immola per la causa (Dall’80’ Bennacer 6: Entra e gestisce con calma il pallone in un momento concitato del match).
Leao 6: Timido e svagato per quasi tutto il match. Si accende solo negli ultimi minuti di gara quando regala dribbling e tocchi tipici del suo repertorio. Per essere un vero top, però, serve molto altro: rimanere al Milan, per lui, sarebbe fondamentale per il suo percorso di crescita (Dall’89’ Rebic s.v.: Pochi minuti per il croato per dare fiato a Leao).
Giroud 6,5: Oggi in veste di guerriero, lotta in modo quasi commovente per aiutare i compagni in mezzo al campo, perdendo inevitabilmente qualcosa a livello offensivo. A volte lo vediamo anche fare il terzino che, alla sua età, è veramente “tanta roba” come lui stesso dice dopo il match (Dall’80’ Origi 6: Si vede poco se non nella colossale occasione da gol nei minuti di recupero, in cui sembra più sfortunato che pasticcione).
Pioli 7: Qualificazione ai quarti più che meritata grazie a personalità e coraggio che la squadra è riuscita a mettere in campo. Le occasioni da gol però vanno assolutamente concretizzate, e su questo il mister dovrà ancora lavorare parecchio.