Tra calciomercato e futuro, che cosa dovremmo esattamente sognare?
L’amichevole allo Gerland di Lione ha messo in mostra limiti già in parte emersi nelle amichevoli precedenti con Alcione e Legnano. La caratura degli avversari e i pochissimi giorni di preparazione avevano mascherato tali atavici difetti. Innanzitutto la mancanza di (almeno) un difensore centrale forte e affidabile, che possa guidare la difesa con sicurezza e autorità. Tale problema persiste dall’addio di Thiago Silva e non c’è verso di rimediare data anche la carenza di figure del genere sul mercato. I club cercano di trattenere con tutti i mezzi i difensori validi e nel caso di una cessione i prezzi sono altissimi. Il caso Romagnoli è eclatante: un giovane di belle speranze, reduce da una sola stagione positiva alla Sampdoria, ha già raggiunto il prezzo di 30 milioni circa. Possibili alternative: Maksimovic, Savic e, nome dell’ultima ora, l’argentino Garay dello Zenit. Tutti con prezzi rigorosamente oltre i 15 milioni. Il sogno di un centrale da Milan continua.
In secondo luogo altro problema che ci portiamo dietro da troppo tempo è la mancanza di un regista vero, che sappia impostare l’azione e dettare i tempi di manovra. In quella zona del campo abbiamo visto prima Van Bommel e ora De Jong: validissimi giocatori che però non possiedono certo quelle caratteristiche. Il risultato è la mancanza di un gioco, di velocità nell’azione e della possibilità di innescare attaccanti bravi nella profondità (a proposito: Bacca e Luiz Adriano sono due di questi). Conviene dunque continuare a sognare un centrocampista di classe.
Infine imperterrite le voci che vogliono Ibrahimovic di nuovo in maglia rossonera. Alla fine probabilmente l’affare si farà nonostante l’esborso non sia propriamente economico. Ne abbiamo sentite tantissime sul suo conto in questi giorni: il sogno neanche troppo proibito, la ciliegina sulla torta, l’uomo degli scudetti nonostante gli anni che passano, colui che potrebbe colmare il gap con la Juve, e così via. Ci tocca quindi sognare anche il suo ritorno.
Mettendo in conto anche i sogni “evergreen” di rivedere una squadra vincente e di assistere ad un fallimento senza precedenti dell’Inter, che cosa dovremmo esattamente sognare in questa calda estate? Ci sarà spazio nella nostra testa e nei nostri cuori per tutti questi sogni? Intanto meglio cominciare a sperare (o a sognare) che il Milan visto di recente sia finalmente scomparso.
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