Verona-Milan 0-2, le pagelle di Dalot e compagni
DONNARUMMA Voto 6,0: pomeriggio tutto sommato tranquillo, trascorso nel formare la famosa difesa “2 (centrali) + 1 (portiere)”, arrivando quasi sulla trequarti di campo col pallone tra i piedi. Il pericolo più serio (si fa per dire) lo corre all’inizio su retropassaggio di Tomori. Bene nelle uscite alte.
CALABRIA Voto 6,5: dopo un periodo di appannamento è tornato sui livelli di rendimento elevati di stagione. Copre e lancia, attacca e difende, copre e marca. Serve per il colpo di testa di Leao al minuto 15. Bentornato (era ora).
TOMORI Voto 6,5: voto tendente al 7, unica sbavatura al minuto 8 quel retropassaggio che non sapeva di nulla come una minestra senza sale. Per il resto consueta (ormai) patriota di sostanza, iniziata con due piedi giusti al punto giusto nei primi tre minuti e abbellita da alcune chiusure difensive (consuete ormai anche quelle, una molto efficace al minuto 79). Insuperabile perché capace di giocare anche sporco, evidentemente in modo anche corretto considerato che ha la fedina ancora pulita. Da rimarcare che non protesta mai e questo (forse) gli arbitri lo apprezzano.
ROMAGNOLI Voto 6,5: si riscatta nel momento più difficile. È apparso molto concentrato e responsabilizzato. Se capisce che gli conviene ogni tanto rifiatare giocherà meglio e si allungherà la carriera. Lascia Lasagna alle cure di Tomori e si dedica alla costruzione del gioco con l’aiuto di Donnarumma. Efficace anche sull’uomo, esegue tre belle chiusure difensive con ottima scelta di tempo al minuto 40, al minuto 73 e al minuto 80, quando serve fare fallo e spezzare il ritmo al Verona che attacca, lo fa.
DALOT Voto 6,0: il voto è la media tra il 7 per il gol e il 5 per il resto della partita. La rete, molto bella, appare come un fulmine a ciel sereno perché di quelli che stanno in campo ti aspetti che possano segnare tutti tranne lui che si trova al posto giusto al momento giusto per tirare nel modo giusto. Il gol gli dà morale e dopo va meglio. Prima del gol, gioca poco perché vuole rischiare poco e viceversa. Se rischia qualcosa, capita che sbagli. Forse dovrebbe giocare di più o forse potrebbe dare il meglio di sé (che non sappiamo ancora quale sia) inserito in un altro sistema di gioco. Ad ogni buon conto la rete di oggi, magari la più bella della sua carriera, è un punto fondamentale nel prosieguo della stagione.
MEITE’ Voto 6,5: dopo tanto, finalmente una bella prestazione. Sembra gradire il clima agonistico della partita nella quale si cala con applicazione forse perché comprende che può fare bene. Molto presente fisicamente, va meglio anche con i piedi sbagliando in modo accettabile. Va al tiro al minuto 33.
KESSIE Voto 7,5: altra prestazione monstre. Onnipresente, sembra sfidare gli avversari a toglierli la palla, palla che recupera, sporca o devia un numero impressionante di volte. Cancella dal campo Barak che ad un certo punto diventa “Sbarak” perché fa i bagagli ed esce dal campo umiliato.
SAELEMAEKERS Voto 7,0: riecco il folletto che abbiamo apprezzato molto spesso. Esordisce con un tiraccio velleitario al minuto 4, poi inizia la sua lenta opera di cucitura tra i reparti, andando in soccorso di difensori e attaccanti, in ogni dove. Aiuta nell’annullare Zaccagni (che fa la fine di Barak) e cresce per corsa e qualità delle giocate nella ripresa. Va al tiro di poco alto al minuto 52 e serve per il gol di Dalot.
KRUNIC Voto 7,0: voto di premio, ma non eccessivo. Magari lo vedessimo giocare sempre così. Sbuca da ogni parte, gioca spesso di prima, lucido, razionale, collaborativo. Al minuto 25 una sua iniziativa (uno-due stretto) viene fermata fallosamente, lui si mette in proprio e segna per il vantaggio. Al minuto 87 salva di testa ben piazzato sul primo palo e sul rovesciamento di fronte va anche al tiro.
CASTILLEJO Voto 6+: buona partita per applicazione, determinazione, impegno. Si stringe spesso al centro per aiutare Leao in attacco e cercare di evitare la moltitudine di gambe assatanate di caviglie che lo circondano. Poco presente in area di rigore a meno della spizzata al minuto 7. Cerca anche l’invenzione a volte ma senza risultato apprezzabile. Meglio di molte altre volte.
LEAO Voto 6,0: va al colpo di testa al minuto 15 su cross di Calabria e potrebbe fare meglio. Poi va al tiro al minuto 31 e la mette poco alto dopo un bello scatto in profondità. Molto movimento e proposizione per i compagni. Anche lui molto coinvolto nella difficoltà.
PIOLI Voto 7,0: contro un avversario tignoso e notoriamente ben preparato e sempre agguerrito trova una vittoria importante quando tutti, avversari e critica, stavano sul trespolo a gufare pregustando il tracollo. Come il livello della difficoltà si alza la squadra pare ridestarsi magicamente. Partita preparata molto bene, le uscite palla a terra partendo da Donnarumma non sono apparse frutto di improvvisazione. Disinnesca con una tattica collettiva sia Barak che Zaccagni, noti e consueti terminali offensivi. Ottiene molto anche dai comprimari (Dalot, Meitè, Krunic) ritrova un efficace Romagnoli, vede la conferma di Tomori (che cancella Lasagna e sostituti). Si apre bene la quindici giorni più importante dell’anno.
HAUGE S.V.: riemerge dall’anonimato e si fa notare per una bella ripartenza.