Seedorf, crisi cinese
Curiosa la vita. Capita che un anno alleni il Milan, fai piuttosto bene ma a fine stagione vieni mandato via; dopo qualche mese di inattività torni ad allenare addirittura dall’altra parte del mondo, in Cina. E mentre tu vai in Cina, c’è un’altra Cina che va a Milano, per comprarsi il Milan.
Jia League, la seconda divisione cinese, l’equivalente della nostra serie B, per intenderci. Clarence Seedorf è l’allenatore dello Shenzhen, che ha rilevato quando era all’ottavo posto della classifica, a inizio luglio. Dopo tre mesi la posizione in classifica non è cambiata ed ora la squadra sta attraversando un periodo particolarmente negativo, con solamente una vittoria nelle utime 8 partite. L’olandese aveva cominciato l’avventura col piede giusto, vincendo le prime due gare, poi la frenata, cinque sconfitte che hanno fatto svanire ogni sogno di gloria e qualche pareggio di troppo.
Un bilancio per niente entusiasmante, in un campionato guidato dalla squadra allenata da Fabio Cannavaro, il Tianjin Quanjian, che precede di tre punti altre due squadre. Un’altra vecchia conoscenza del campionato italiano, invece, ha appena condotto la sua squadra alla salvezza, grazie alle ultime tre vittorie consecutive: il Wuhan Zall di Ciro Ferrara.
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