Tre consigli a Galliani: vendere, vendere, vendere
Tutti parlano del bisogno di rinforzi in difesa e a centrocampo, di acquisti quantomai necessari dopo le tante lacune evidenziate in questa stagione. Certamente vero. Al Milan oggi mancano diversi elementi per diventare una grande squadra o almeno per competere per i primi tre posti in campionato, cosa che si è verificata appena un anno fa sotto la gestione Allegri, non dimentichiamolo. Soprattutto grazie a un ben altro El Shaarawy, questo va detto.
Prima di comprare, però, noi ci permettiamo di suggerire a Galliani una semplice strategia basata sull’applicazione del verbo vendere. Spesso in casa, per fare ordine, è sufficiente liberarsi delle cose inutili. Allora via i giocatori troppo al di sotto delle esigenze del Milan o quelli che, per motivi anagrafici, hanno ormai fatto il loro tempo in rossonero. Siamo sicuri che altrove troverebbero una dimensione ancora congeniale e magari più spazio (i vari Cassano, Ambrosini, Antonini & company restano giocatori di ottimo livello ancora adesso, non è che andando via da Milanello si rischia di cadere nell’anonimato!). Facciamo qualche nome, per aiutare Adriano: Amelia, Abbiati, Zapata, Abate, Emanuelson, Constant, Zaccardo, Essien, Robinho. Sicuramente dimentichiamo qualcuno.
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