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Biglia e quel feeling che finora proprio non c’è stato

DiNils

Nov 21, 2017 #Biglia
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Doveva essere uno dei due leader carismatici del nuovo Milan, ma finora i fatti parlano chiaro: non c’è stato proprio niente di esaltante nelle prestazioni di Lucas Biglia, il centrocampista di cui stiamo per parlare.

Episodi sconcertanti Il calcio di punizione ridicolo, battuto malissimo al 95′ della partita col Napoli, è solo l’ultimo episodio di una serie di clamorose gaffe tecniche e… verbali. Come quando a luglio, appena arrivato al Milan, si esibì con un assurdo “Forza Lazio” davanti ai tifosi rossoneri che lo video-riprendevano. Ma è soprattutto sul rettangolo di gioco che proprio non ci siamo: perfino quando il Milan ha stravinto una partita, vedi match con il Chievo, Biglia ha evidenziato improvvise e preoccupanti disattenzioni, perdendo palloni davvero banali e non convincendo mai del tutto. Lento, fin troppo compassato e sempre restìo a tentare conclusioni dalla distanza, l’ex Lazio è ben lontano da ciò che i tifosi del Milan si attendevano.

Quanti infortuni! I più maligni dicevano che Biglia per metà stagione sarebbe stato rotto. Se continua così, andrà a finire che avranno ragione loro. In 13 giornate di campionato, Biglia ha già saltato diverse partite, prima per una lesione al bicipite femorale, poi per una infiammazione al tendine rotuleo. Da parte sua, Biglia si è detto infastidito da queste dicerie: “Dicono che sono sempre infortunato? Sì, è una cosa che mi dà fastidio. Gli infortuni che ho avuto sono stati solo tre a livello muscolare, poi ho avuto anche dei problemi articolari. Non è che uno è fragile se prende una botta. Se uno guarda i precedenti, sono sempre tornato prima dei tempi indicati”.

La realtà è comunque impietosa: ultimamente sia Locatelli che Montolivo stanno giocando meglio dell’argentino.  Molti lo stanno aspettando, ma Lucas deve metterci del suo e darsi una mossa perchè la pazienza e l’entusiasmo dei tifosi finirà. Del resto anche Josè Sosa aveva entusiasmato per qualche minuto, prima di scomparire da ogni radar e poi da Milano, senza che nessuno lo rimpiangesse.

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