Mercato bloccato in attesa della sentenza Uefa
Si avvicina la data del 15 Giugno, primo giorno utile nel quale la Uefa potrebbe esprimersi sulle sanzioni che il club rossonero dovrà scontare nella prossima stagione, tanto a livello sportivo (possibile limitazione della rosa e probabile esclusione dall’Europa League) quanto sul piano economico e societario (multe e limitazioni sulle operazioni di calciomercato).
Inevitabile che il mercato, soprattutto in entrata, sia del tutto bloccato, in attesa della sentenza dell’Adjucatory Chamber, la camera giudicante della Uefa. Una sentenza che verrà emessa tra il 15 ed il 21 di Giugno e che potrebbe incidere fortemente sulle premesse della prossima stagione. In caso di accesso all’Europa League e sanzioni “leggere” arriveranno almeno 3 big, come da richiesta di mister Gattuso: un centravanti, un difensore e una mezzala. In caso di esclusione dalle Coppe il mercato in entrata sarà centellinato e fatto di “occasioni”, per lo più a parametro zero.
L’ipotesi di cessione dei “big” in rosa, allo scopo di generare plusvalenza, potrebbe poi diventare una necessità: Donnarumma, Suso e Bonaventura i nomi più caldi per il mercato in uscita. Nessuna pedina può tuttavia considerarsi incedibile. Ogni eventuale offerta verrà presa in seria considerazione. Romagnoli nel frattempo è stato “blindato” sino al 2022 e la sua cessione sembra ad oggi poco probabile, nonostante gli interessamenti di Lazio e Juventus.
Il DS Mirabelli continua a osservare e prendere appunti girovagando in Europa tra campionati di prima e seconda fascia mentre Fassone è impegnato, assieme alla proprietà, nel pianificare la strategia con la quale tentare di convincere la Uefa a non infliggere l’esclusione dall’Europa.Ogni trattativa in entrata è solo abbozzata, i contatti con procuratori e calciatori al momento servono esclusivamente per sondare il gradimento e la disponibilità all’eventuale trasferimento in quel di Milano: Depay del Lione e Falcao del Monaco sono i nomi evidenziati sul taccuino del DS rossonero. Nel frattempo Fassone spinge per il rifinanziamento del debito e l’annuncio di un socio di minoranza dal nome “illustre” al fianco di Li: ecco le ultime disperate carte che la società di via Aldo Rossi andrà a giocarsi sul filo di lana.
Improbabile tuttavia che con una tempistica così ristretta si riescano a completare operazioni di tale complessità. Più ragionevole puntare sulla “solidità” finanziaria, focalizzando l’attenzione sulla situazione debitoria contenuta e i continui aumenti di capitale, anziché sull’evidente ombra di mistero che continua ad aleggiare sul presidente YongHong Li e che risulta essere la motivazione principale per la mancata concessione del voluntary agreement prima e del settlement agreement poi.
In questa delicata situazione mister Gattuso predica saggiamente calma e pazienza mentre in società si snobbano le indiscrezioni di oltre oceano (il New York Times è stato il primo a parlare concretamente di esclusione dall’Europa) e si continua a manifestare “cauto ottimismo”. Quello stesso ottimismo che veniva generosamente sparso alla vigilia del mancato Voluntary Agreement e prima del negato Settlement…
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