Milan: progetto seconda squadra. Quali vantaggi porterebbe
Voi direte, c’è già una seconda squadra a Milano: l’Internazionale, che in Europa ha vinto perfino qualche trofeo importante, sebbene ne abbia vinti meno della metà del Milan, come anche i sassi sanno. Ma non è questo il discorso perchè stiamo invece parlando della possibilità di avere una seconda squadra di proprietà. Perchè? Perchè Two is megl che one, perchè se con una fava si possono prendere 1000 piccioni, con due se ne potranno prendere 2000. Una squadra creata allo scopo di favorire la crescita dei talenti che vi giocherebbero (si eviterebbe in tal modo di dover mandare in prestito ai quattro venti tanti giovani giocatori ancora acerbi).
Una sorta di specchio tecnico apparentemente utile ad esaltare la brillantezza della squadra principale, ma poi chissà.. non è detto che la seconda squadra non possa arrivare a traguardi sorprendentemente importanti. Si tratterebbe anche di uno specchio economico perchè non si possono non considerare (e figuriamoci se non le hanno considerate) le nuove occasioni di introiti, partnership e sponsorizzazioni che questa novità porterebbe. Il progetto è insomma molto intrigante e sembra trovare grande interesse nei piani alti del club rossonero.
Come si attuerebbe? Le seconde squadre potrebbero essere inserite nel campionato di Lega Pro ogni volta che si libera un posto (invece di ricorrere al classico ripescaggio), cosa non troppo rara in quella categoria. Oppure si potrebbe creare un campionato ad hoc al quale parteciperebbero esclusivamente questo tipo di squadre. Una prospettiva economica importante, anche in termine di occupazione in vari settori, non solo quello strettamente societario ma, per esempio, anche in ambito giornalistico e radiotelevisivo.
All’estero le seconde squadre non sono affatto cosa nuova, siamo noi italiani ad essere, come spesso accade, arrivati tardi a prendere in considerazione questa opzione. Malagò ha già espresso parere positivo, ora bisogna vedere se i massimi organi federali saranno favorevoli a questa innovazione. Se così fosse, il Milan sarebbe in prima fila pronto a cogliere al volo l’opportunità.
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