Una partita buttata via in quei dieci minuti

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È stato un inizio di partita shock quello di ieri sera, diciamocelo. Poi qualcosa però è cambiato: per i successivi 70 minuti la squadra non ha mai mollato, anzi ha cercato di impensierire i partenopei in più modi. È proprio per questo che il risultato finale fa ancora più male. I ragazzi meritavano di pareggiare, ma quelle due sberle ad inizio partita hanno influito, inesorabilmente. La priorità adesso diventa quella di racimolare ancora tante vittorie, per tenerci in lizza per il sogno europeo.

I singoli: Paletta continua a dimostrare stabilitá e sicurezza; Gomez, inizialmente traballante, è stato in grado di poter reggere per tutta la partita. Sosa è stata una vera sorpresa: pigro e lento nella prima decina di minuti, poi grande incursore; Bonaventura, invece, ha neutralizzato Hysaj. Per tutta la stagione mi sono sempre detto: “Non importa come giochiamo, l’importante è vincere e conquistare i tre punti”. Ieri sera, invece, si è verificato l’opposto.

Le assenze importanti hanno pesato, quella di Romagnoli su tutte, nonostante la sua brutta figura lunedí sera contro il Torino. Non nascondo le mie perplessità nemmeno su Bacca: il colombiano è un tipo di giocatore che ha bisogno di cross e passaggi regolari in modo da poter segnare, situazione non realizzabile con pochi centrocampisti creativi in rosa.

Dispiace perdere, ma ancor di più dispiace partire cosí. Non è pensabile che una squadra che vuole arrivare tra le prime in classifica pregiudichi la propria gara subendo uno o due goal nei primi minuti di gioco. Il Milan mi ricorda tanto un motore a diesel: stenta e fatica all’inizio, ma quando poi inizia a carburare, la differenza si vede eccome. La chiusura della sessione invernale di mercato è ormai alle porte, e quello che più mi irrita è il fatto di non poter fare acquisti decenti. Solo con investimenti mirati ci verrebbe data una realistica possibilità di combattere e di raggiungere, dopo anni di buio totale, un piazzamento europeo.

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