Torino – Milan: le pagelle dei rossoneri
Diego Lopez 7: Sembra l’unico giocatore di caratura di questa squadraccia, un paio di parate importanti nel primo tempo e anche una serie di buone uscite.
De Sciglio 4: Prosegue il momento no di un difensore che ormai è solo un peso per la squadra, oggi ci rallegra anche con una bella espulsione. Deve solo ringraziare che nel Milan non ci siano riserve all’altezza in questa rosa.
Mexes 5,5: Forse è il migliore dei suoi, molto attento ed efficace, ma quando sei inondato di attacchi dal primo al novantesimo è inevitabile che si commettano errori.
Rami 5: Anche lui si trova in un periodo no e si vede benissimo. Sempre insicuro e timido come mai l’avevamo visto, e alla fine ha anche la colpa di dormire sul gol di Glik.
Armero 4,5: Stiamo sempre a commentare le stesse cose: la voglia non manca ma la pochezza tecnica è disarmante: dalle sue parti diventano improvvisamente tutti Cristiano Ronaldo.
Montolivo 5,5: Se naufraga il capitano… A centrocampo perde tantissimi palloni, finisce la gara come punta ma ovviamente il risultato non poteva che essere disastroso.
De Jong 5: In difficoltà anche lui che oggi è una sorta di centrale aggiunto: nella gestione del pallone non è certo un fenomeno, ma questo si sapeva benissimo.
Muntari 4,5: Gioca una partita orribile, in cui di buono gli riescono soltanto interventi da spacca gambe. Dopo un’ammonizione giustissima impazzisce inspiegabilmente in panchina dove butta tutto per aria. (Dal 55’ Poli 5,5: Meno killer di Muntari sicuramente, ma anche il suo apporto alla gara è comunque inesistente).
Bonaventura 6: Spesso, spessissimo sembra che predichi in un deserto aridissimo: l’unico sorriso in questa squadra orribile. Ci mette impegno e classe e il giallo che prende è solo di frustrazione.
Menez 6: Conquista il rigore con un’azione bellissima, dopodiché si trasforma in un difensore, come tutti d’altronde… (Dal 78’ Alex s.v.: Praticamente entra quando segna il Torino e quasi si esaurisce la verve granata).
Niang 6: Sorpresa della formazione, se la cava molto meglio di quanto tutti si aspettassero, andando anche alla conclusione, poi è lui a pagare dazio per lo scellerato De Sciglio (Dal 50’ Abate 6: Entra e fa il suo dovere, difende in modo ordinato ed efficace).
Inzaghi 4: Purtroppo la situazione è molto più nera di quanto la dirigenza voglia far credere e nessuno è esente da colpe, neanche lui. Rinuncia ad attaccare dopo soli sei minuti e nella ripresa il cambio Menez – Alex è praticamente un suicidio. Non fosse Inzaghi probabilmente sarebbe già esonerato…
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