Da Oriente con furore (quello dei tifosi)
Milan – Genoa, ci vuole un fisico bestiale e un coraggio da leoni per stare qui o allo stadio a tifare. L’attenzione è inevitabilmente attratta da quello che sta accadendo a poca distanza. Tutti aspettano di sapere cosa accadrà domani, o stasera o stanotte, chissà . La contestazione è forte ed assolutamente condivisibile dopo i fatti dell’ultima settimana. Chiunque abbia giocato a pallone almeno una volta nella vita, sa bene che esiste un luogo sacro, lo spogliatoio, nel quale squadra e allenatore possono dirsi ogni cosa che però deve rimanere custodita lì dentro e non dovrebbe uscirne fuori per nessun motivo. Altri luoghi lasciamoli ognuno al loro scopo, pullman compreso. Ma questo è quanto penso io.
Squadre : si rivede Cerci, in difesa De Sciglio, Rami-Mexes coppia centrale. In panchina addirittura Muntari, non si capisce perché. Nel Genoa manca Perotti, bravissimo e talentuoso, per noi è un bel vantaggio, non c’è che dire.
Seguiamo con interesse Bertolacci, il cui nome è stato accostato al Milan per la prossima stagione, ma occhio a Niang. Speriamo non segni, temo seri problemi di ordine pubblico in tal caso. Pippo è scuro in volto, sembra abbronzato ma siamo fuori stagione. Direi che è nero (dentro) e si vede (fuori).
Inizio del match. E subito, Diego Lopez paratona su Bertolacci….allora è bravo il ragazzo! Dipende se è a parametro zero, magari lo prendiamo tra un po’ di anni..
Buon Genoa, ancora pericoloso e ancora Diego Lopez ci salva su Bergdich. Tutti fenomeni li facciamo sembrare. Il Genoa palleggia bene, noi evidentemente impacciati e svogliati, di più…narcotizzati : pensiero serale di un tifoso, SCUSATE, DEVO ENTRARE IO???
Le due squadre sembrano non volersi fare del male. La partita è lunga, ma così è veramente difficile fare tifo. Loro però nettamente meglio. Grande parata (ancora!) di Diego Lopez su ripartenza in tandem Niang-Jago Falque. Poi, sull’altro fronte quasi quasi Menez beffa Perin su improvviso break. Primo tiro di Honda su passaggio di Cerci, deviata e siamo al quarto d’ora. Pippo in panchina sembra scuro in volto.
Cerci con un colpo di testa impegna Perin su cross di Jack. Adesso la partita sembra accelerare, riparte l’incitamento dagli spalti. Bertolacci dal limite tira alto dopo bella manovra. Poi, sempre Bertolacci, impegna Diego Lopez. Quarta palla gol Genoa! Diego Lopez nettamente il migliore in campo sinora. De Jong basso tra i centrali ad impostare. Però si vede che loro sono più motivati e reattivi. Noi dormiamo mentre loro sommano angoli in sequenza. Mentre Pippo in panca appare distratto, Cerci si libera e tira ma Perin salva in angolo e sulla battuta Menez tira alto. Sembra il segnale del risveglio. E invece… Quello che piace a noi, Bertolacci, parte da metà campo, sembra Thoeni dei bei tempi tra i pali dello slalom e si infila…..e ci infila. Vantaggio Genoa. Ancora Genoa, pericoloso su punizione da limite. Dirigono il gioco a piacimento. Tocca a Jago Falque, tiro fuori di poco : dominio Genoa.. Brutto primo tempo che raffigura la stagione della squadra. Prima dell’interruzione, tiro su punizione di jack, troppo alto, troppo.
Fine primo tempo, fischi. Per ora solo Genoa, e questo è sinceramente imbarazzante. Le facce di Pippo prese da una regia impietosa, la dicono tutta sul momento.
Secondo tempo, chissà cosa sta succedendo ad Arcore adesso….
Loro vengono sotto e sembra “Diego Lopez contro tutti”, candidato al miglior film Italiano al prossimo Festival di Cannes. Cerchiamo almeno la reazione nervosa. Pericolo in area su punizione di Jack, la difesa mette in angolo. Ma loro sono spietati. Fulmineo contropiede, Jago Falque la mette in mezzo nell’area piccola e Tino Costa segna sotto misura. Non è possibile! Si alzano i cori di protesta. E adesso? Proviamo sì, ma senza molte idee, ed è evidente che stiamo in campo per onor di firma. Fuori Honda, entra Pazzini. De Jong ci prova di testa su angolo di Jack. Tino Costa ci spaventa con un tiro da fuori area e Niang si rende pericoloso, ci fa girare la testa, ancora angolo, l’ennesimo. Sembrano l’Ajax degli anni ’70, incredibile. Esce Tino Costa per Kucka. Velleitarie le nostre azioni, il Genoa controlla senza paura (ma poi di cosa….). Reazione zero, risultati zero. Ribadisco, ce ne vuole di coraggio a stare qui seduti sino alla fine.
Si mette in evidenza anche Perin che para su tiro di Van Ginkel che devia su cross di Jack, e mette in angolo. Sull’azione susseguente, Mexes, che sembra Davie Crockett a Fort Alamo ed è l’ultimo ad arrendersi, mena un fendente da fuori area e la mette sotto la traversa. Gol!
Speriamo, almeno per la maglia e per l’orgoglio. Niang (ci manca segni anche lui….) tira di poco alto. Adesso la partita sembra da oratorio, le squadre sono spaccate in due e sembrano due pugili che hanno abbassato la guardia. Il Genoa viene ancora avanti pericoloso, Kucka tira e Diego Lopez è monumentale e mette in angolo. Menez si fa espellere per doppia ammonizione. Sembra abbia detto qualcosa di poco cortese all’arbitro, ma ormai piove sul bagnato.
Si gioca in una atmosfera surreale, la curva è uscita e restano gli spalti sono deserti, solo gli striscioni a testimoniare il dissenso. Pippo appare desolato, il volto è una maschera di delusione. Il Genoa ora controlla, ha un uomo in più, è normale. Esce De Sciglio per Destro. Adesso la difesa è a 3, mai visto prima, questa ci mancava, ma si tenta il tutto per tutto. Azione Jack-Van Ginkel, angolo. Pazzini tenta la girata al volo su crosso di Cerci, senza successo. Esce Niang ed entra Lestienne.
Filtrano notizie da fuori campo dicono che stanotte si chiude. Sarà vero?
Doppia parata di Diego Lopez su Iago Falque e poi su Lestienne. Solo le parate del nostro portiere ci separano da un tracollo di dimensioni bibliche. Jack è inesauribile, ma è evidente che ha terminato la benzina. Pazzini lotta ma senza risultato. Poi su controfuga del Genoa, in superiorità numerica, fallo in area. Rigore, batte Jago Falque, 3 a 1 e finisce qui. E meno male.
Commento finale : quando il Genoa vinse l’ultima volta a San Siro, 57 anni fa, non ero neanche nato. L’unica consolazione è che quando succederà la prossima volta, io me ne sarò andato da tempo. Adesso di più non posso dire. È meglio.
Mr. Bee, pensaci tu.